Fonte: https://www.aism.it/mattarella_ha_nominato_cavaliere_al_merito_della_repubblica_sara_feliciangeli_fondatrice_dell
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha voluto insignire dell’onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica 50 cittadini che si sono distinti nel servizio alla comunità durante i giorni durissimi dell’emergenza Coronavirus. Tra loro c’è Sara Feliciangeli, fondatrice dell’Associazione Angeli in Moto: «insieme ai suoi amici motociclisti – dice la motivazione ufficiale – si è impegnata per consegnare i farmaci a domicilio alle persone con sclerosi multipla».
Durante la Settimana Nazionale della Sclerosi Multipla, proprio oggi, nel giorno in cui AISM ha reso pubblica l’anteprima del Barometro 2020 della sclerosi multipla, secondo i cui dati «il 60% delle persone con SM durante l’emergenza COVID ha segnalato difficoltà nelle cure e l’assistenza e il 40% ha avuto difficoltà nell’accesso alle terapie», quella di Sara Feliciangeli e di Angeli in moto è una storia significativa di risposte concrete date alle persone con sclerosi multipla.
La vostra storia, il vostro nome, Sara, sta in un gruppo meraviglioso di 50 persone che abbiamo chiamato “gli eroi” del COVID: come ha vissuto questa onorificenza?
«Non so se siamo eroi, ma l’emozione è stata fortissima, quando l’ho saputo. Un’emozione che condivido interamente con tutte le persone che hanno creduto in questa iniziativa, in particolare al Vice Presidente, Floriano Caprio, che ha creato con me questo grande gruppo, con tutti i nostri motociclisti, con AISM e le altre associazioni per cui facciamo volontariato, con tutte le persone con sclerosi multipla. È vero che sono stata nominata io dal Presidente della Repubblica, ma lì dentro ci sta veramente ognuno di noi. Come abbiamo messo nel nostro motto: da soli si va veloci, ma insieme si va più lontano».
Ci racconta Sara, come è nata l’idea della moto per fare volontariato?
«La moto permette di muoversi rapidamente in qualsiasi condizione di traffico. Noi abbiamo unito la passione per la moto e il desiderio di aiutare gli altri. È una sinergia meravigliosa: la moto ci consente di svolgere al meglio il compito che ci siamo assunti, cioè di consegnare rapidamente i farmaci alle persone che ne hanno necessità e non possono andare da sole a ritirarli. I farmaci per la sclerosi multipla, tra l’altro, devono essere mantenuti a bassa temperatura e non possono stare troppo tempo in giro nelle borse frigorifere portate dai nostri volontari. Fare in fretta è un modo concreto per non lasciare nessuno da solo con il suo problema».
Perché proprio“angeli”?
«Dal 2015, quando abbiamo iniziato a svolgere il nostro servizio di volontariato in moto, la gente ci chiama così. Con questo nome ci riconoscono ora anche i vigili e le forze dell’ordine. Anche in questi giorni dell’emergenza COVID, una signora mi ha scritto: «siete veramente degli angeli sulla terra, che arrivano in moto». Si creano legami, le persone ci aspettano, sanno che possono contare su di noi. Quando arriviamo sono sempre molto accoglienti, gentili, entusiasti di incontrarci. E poi, alla fine, gli angeli sono scritti nel mio stesso cognome: la nostra associazione è registrata, effettivamente, come “Feliciangeli in moto”».
Allora oggi il suo cognome si realizza: possiamo dire che oggi abbiamo “felici angeli in moto”. Quanti siete effettivamente e dove operate?«Siamo arrivati, proprio in questo tempo di emergenza, a 800 volontari e 42 Sezioni di “Angeli in moto” distribuite in tutta Italia. Ad aprile abbiamo effettuato circa 500 consegne e altrettante in maggio.Particolarmente attive sono state le sezioni di “Angeli in Moto” di Bari, Biella, Cuneo, Frosinone, Perugia, Milano, Rieti, Roma, Terni, TorinoeViterbo.Eravamo già pronti, per questo abbiamo potuto rispondere subito all’emergenza e alle difficoltà delle persone a reperire i farmaci con cui continuare a curarsi. La continuità di cura è un valore fondamentale anche in epoca COVID: la sclerosi multipla non si ferma e neanche noi ci siamo fermati. Anzi, abbiamo accelerato. E continueremo. Il nostro servizio è aperto tutto l’anno, il Coronavirus ci ha solo portato a un accordo organico con AISM su tutto il territorio nazionale e ad aumentare le consegne».
Non avete mai avuto paura di diffondere o contrarre il virus nelle visite a domicilio che fate?
«Abbiamo fatto tutto in sicurezza. Oggi, a chi vuole diventare volontario, chiediamo di avere una borsa frigorifero, dei panetti di ghiaccio e tutti i dispositivi di sicurezza necessari. Anzi, abbiamo anche distribuito mascherine, nei mesi scorsi, alle persone con SM: alcune le ha reperite AISM, altre le abbiamo donate noi di Angeli in Moto. Non potevamo mettere a repentaglio la salute di persone che già sono hanno una salute più fragile. Al primo posto, anche oggi, ci sono queste persone».