Più che con i posti di controllo delle forze dell’ordine anti Covid-19 hanno avuto un problema di approvvigionamento di carta per le stampanti a causa della chiusura delle cartolerie. Una questione non da poco per gli Angeli in moto, il gruppo di motociclisti che svolge diversi compiti di volontariato che aumentano di giorno in giorno. Tra questi c’è quello di consegnare farmaci salvavita ai malati di sclerosi multipla che si ritirano nelle Asl o negli ospedali solo dopo avere presentato tutte le deleghe del caso, ovviamente stampate. Si tratta di ritirare, trasportare in una borsa frigorifera e consegnare medicinali speciali personalizzati a seconda del protocollo terapeutico del paziente.
Nell’era del coronavirus il lavoro, pardon il volontariato, degli Angeli in moto è quindi particolarmente prezioso. E il gruppo di poco meno di 600 centauri sparsi in 21 province italiane, da Roma a Milano passando per Bari, Genova, Ancona, Torino (in media 22-25 motociclisti a provincia) non si è fatto trovare impreparato. Ogni giorno e in ogni orario a bordo delle moto più svariate, dalla Multistrada all’Africa Twin, passando per GS, Hornet e Zzr 1400 (ma ci sono anche gli scooter), consegnano non solo medicinali ma, come detto, anche generi alimentari, vestiti e quant’altro a persone in stato di necessità. E alla fine di aprile gli Angeli arriveranno anche in Sardegna, regione in cui l’incidenza della sclerosi è particolarmente pesante.
DALLA NASCITA ALL’INNO
Angeli in moto è nato a Roma in forma embrionale nel 2014-2015. “Alla nostra attività motociclistica abbiamo affiancato quella di aiuto a persone in stato di bisogno”, spiega Sara Feliciangeli, 38 anni, educatrice al ministero del’Istruzione con una lunga esperienza nel sociale, appassionata co-biker, fondatrice e presidente degli Angeli. Dal 2016 il gruppo lavora anche con l’Associazione italiana sclerosi multipla (Aism) e con Salvamamme, progetto che aiuta mamme e famiglie in condizioni di grave disagio socio-economico. Oggi il simbolo del gruppo, che ha una nutrita pagina Facebook, è una biella sormontata da un cuore in cui si fondono organo interno e parte meccanica con le fasce del pistone che attraversano il muscolo. Il gruppo ha anche uno slogan “da soli si va veloci, ma insieme si va più lontano”, e un inno Fuoricontrollo – Ci vuole amore, canzone di Enrico Boccadoro, autore romano scomparso nel 2017, donata da suo fratello ai motociclisti.