Il 19 luglio è stato un giorno di grande significato per l’associazione Angeli in Moto, che si è incontrata con il cardinale Konrad Krajewski, elemosiniere del Santo Padre, per una donazione importante. La presidente Maria Sara Feliciangeli e il vice presidente Floriano Caprio hanno rappresentato l’associazione, portando con sé un furgone di circa 400 indumenti nuovi e materiale vario da destinare ai centri accoglienza. Questo gesto di solidarietà, compiuto con il cuore, è stato un momento di profonda riflessione e impegno comunitario.

Il cardinale Krajewski ha sottolineato l’importanza delle donazioni, affermando con parole cariche di significato: “Ciò che doniamo è ciò che siamo”. In queste parole risiede una verità universale, che ci invita a vedere nelle nostre azioni di generosità una riflessione della nostra essenza più profonda. La donazione non è solo un atto di dare, ma un gesto che definisce la nostra umanità e il nostro legame con chi è in difficoltà.

Prima della benedizione solenne, il cardinale ha voluto ricordare un’altra urgenza umanitaria che non possiamo ignorare: la crisi in Ucraina. Il suo recente viaggio nella regione, avvenuto solo la settimana scorsa, gli ha permesso di testimoniare di persona le immense difficoltà affrontate dalla popolazione. “Non dimentichiamo l’Ucraina martoriata da una guerra senza fine”, ha detto con fervore, evidenziando le sofferenze e le esigenze immediate delle persone colpite dal conflitto.

L’appello del cardinale non è caduto nel vuoto. Ha invitato tutti i volontari di Angeli in Moto a impegnarsi in una raccolta continua di generi di prima necessità da spedire a Odessa, una delle città più colpite dalla guerra. La presidente Maria Sara Feliciangeli ha risposto con entusiasmo e determinazione, accettando l’invito e promettendo che l’associazione riprenderà il suo impegno diretto a favore dell’Ucraina a partire da settembre.

Questo incontro non è stato solo una semplice consegna di indumenti, ma un richiamo alla solidarietà e all’azione concreta. Angeli in Moto, con il supporto del cardinale Krajewski, ha dimostrato che la generosità può avere un impatto reale e tangibile. La loro promessa di continuare a sostenere l’Ucraina è un segno di speranza e di impegno verso un mondo più giusto e compassionevole.

In un periodo storico in cui le sfide globali sembrano insormontabili, l’atto di donare diventa un simbolo potente di ciò che possiamo realizzare insieme. Angeli in Moto ha mostrato che, con il cuore aperto e le mani pronte ad aiutare, possiamo fare la differenza nella vita degli altri. È un promemoria che la vera essenza dell’umanità risiede nella capacità di tendere la mano a chi ne ha bisogno, trasformando ogni gesto di generosità in un ponte di speranza e amore.