Mese: Novembre 2022

Una staffetta per raccontare a Lorenzo la “normalità” del mondo

La staffetta di Angeli in moto per raccontare a Lorenzo la “normalità” del mondo

Dalla solarità alla solitudine, la vita di una persona a volte può cambiare, per sempre, in un istante: è la storia di Lorenzo Bastelli di Castel San Pietro Terme, 14 anni compiuti lo scorso 10 novembre, che dal 2019 convive con un sarcoma di Ewing. Lorenzo, che frequenta il primo liceo scientifico, prima della malattia amava giocare a basket e suonare la batteria, mentre adesso non può nemmeno più andare a scuola ma segue le lezioni online, distante dai suoi nuovi compagni di classe.

Il dolore fisico della malattia si unisce al dolore psicologico dell’isolamento, che amplifica ogni emozione e rende più difficile combattere nella battaglia per la vita. Francesca, la mamma di Lorenzo, decide di lanciare un appello aprendo una finestra virtuale sul mondo che suo figlio non riesce a vedere ma, per ora, solamente immaginare: ricevere lettere che raccontino una “normalità” diversa da quella di Lorenzo, che lo facciano sognare e che lo facciano sentire meno solo nell’affrontare questo percorso di vita diverso dagli altri.

Angeli in moto insieme a Sarknos ha risposto all’appello di Francesca organizzando una staffetta con le scuole di Roma per portare a Lorenzo le lettere scritte da altri bambini e ragazzi come lui; testimonianze di vita ma anche di affetto, parole che hanno il potere di una cura, ma anche dell’evasione. Il 10 novembre 8 volontari guidati dal responsabile di Bologna Gaspare Vesco e dalla rappresentante dell’Associazione Sarknos si sono presentati da Lorenzo per il suo compleanno, portando a termine la consegna.

Il potere salvifico delle parole scalda il cuore di chi, in solitudine, affronta le difficoltà della vita, aprendo una finestra sul mondo.

Il dono dell’ascolto e la capacità di intuizione: l’unità di strada testimoniata da Angeli in moto

L’Associazione lancia un appello: con l’arrivo del freddo c’è bisogno dell’aiuto di tutti per salvare chi è in difficoltà

Quali dovrebbero essere le caratteristiche fondamentali di un volontario che opera in contesti sociali complessi? L’ascolto, come punto di partenza e base su cui costruire un rapporto di fiducia tra chi aiuta e chi deve essere aiutato; l’intuizione, che porta il volontario a percepire, in certi casi e senza troppe parole, quando ci sia bisogno di un intervento a sostegno di chi è in difficoltà.

I volontari di Angeli in moto hanno trasformato queste qualità in colonne portanti della propria attività. Da ormai quattro mesi su Bari e due su Roma, l’Associazione ha strutturato un servizio di unità di strada stabile, per fornire supporto e assistenza agli ultimi che troppo spesso la società ha relegato e contina a relegare ai margini.

I senza fissa dimora infatti a volte sono persone disorientate, chiuse in se stesse, quasi sempre sole, diffidenti da un mondo che gli ha voltato tante volte le spalle, con poca voglia di relazionarsi e aprirsi, spesso malate e con uno stato igienico precario. Il contesto in cui si trovano rende estremamente difficile avvicinarsi e instaurare un canale di empatia, che è lo scopo e la missione del volontario.

Nella città di Roma in questi due mesi di attività svolta ogni settimana i volontari di Angeli in moto hanno già incontrato ben 32 persone con l’obiettivo di restituirgli una dignità e riuscendo a trovare per alcune di loro una sistemazione, grazie anche al supporto e all’interlocuzione con i servizi sociali.

In questo senso una testimonianza preziosa rimane quella di Mahmed, che vive in italia da 30 anni e ha perso la gamba destra a causa di un incidente con una motozappa in Calabria. Nonostante la vita con lui non sia stata generosa piegandolo tante volte, Mahmed è una persona cordiale, propositiva, mai aggressiva, che a fine servizio ha salutato così: “Grazie per il tempo che avete speso per parlare con me”. Una frase che al suo interno racchiude il senso profondo dell’essere volontario.

In questa attività infatti non ripagano i sorrisi delle persone, perché i senza fissa dimora non hanno purtroppo sorrisi da donare. Ciò che ripaga è a volte la parola più semplice e ingenua che c’è: “Grazie”.

Con l’arrivo dell’inverno, Angeli in moto lancia un appello: il freddo rende estrema una situazione per tanti già precaria e complessa; c’è bisogno del soccorso di tanti per aiutarne molti.