Da: il Messaggero
RIETI – Il motto di Angeli in Moto è: “da soli si va veloci, ma insieme si va più lontano”. I centauri sfrecciano infatti sulle strade per offrire un servizio volontario di pubblica utilità: semplificare la vita delle persone affette da sclerosi multipla e delle loro famiglie.
Il progetto, nato in collaborazione con Aism – Associazione Italiana Sclerosi Multipla -, soccorre quell’autonomia venuta meno nei pazienti attraverso i motocliclisti aderenti, che ritirano i farmaci presso Asl e farmacie ospedaliere e li consegnano a domicilio, macinando anche chilometri in nome della solidarietà.
Lo fanno con il sorriso, ancor più in un momento difficile come l’attuale emergenza Covid-19. Il servizio si rivela fondamentale infatti per le persone con sclerosi multipla, più esposte alla crisi sanitaria e sociale in fatto di quotidiana assistenza e fragilità immunitaria.
Anche in questa ottica “Angeli in Moto” preserva l’empatia e le relazioni profonde, sia con pazienti e familiari, che tra le associazioni no profit coinvolte, ad esempio tra HP Bikers Team, i fondatori, e i volontari del gruppo Motociclisti Sabinacci di Montebuono (Ri).
È grazie a questi che il servizio è attivo nella Provinvia di Rieti dal 2017, ma oggi il responsabile di zona, Fiorenzo Francioli, fa un appello: “Stiamo cercando altri volontari per poter crescere, il mio invito è aperto a tutti, non importa il colore della casacca, con “Angeli in Moto” siamo tutti volontari con l’altruismo che contraddistingue noi biker. Ci muoviamo per dare sostegno a tutti anche a chi non possiamo rispondere come vorremmo in questo momento. Cresce ogni giorno l’urgenza di portare a sempre più persone il nostro aiuto. C’è necessità della collaborazione di chiunque possa offrirla. Siamo una sola famiglia: biker per il volontariato”.
Il racconto di un volontario di “Angeli in Moto”
«Quando ti arriva la “chiamata” sai già che nelle successive ore avrai in mente un po’ di cose da fare.
Sulla delega che hai ricevuto c’è il nome del farmaco che dovrai ritirare e consegnare alla persona che ti ha affidato la sua speranza, la sua necessità di tutela.
Capita spesso che tu conosca già la persona e sai già che ti sta aspettando.
Poi ci sono nuove persone da conoscere. Anche loro ti vogliono conoscere e sapere di potersi affidare a te guardandoti negli occhi. Quando c’è una nuova persona capita che ci sia anche un farmaco diverso, particolare e che magari non hai mai consegnato prima e tu devi essere informato su come trattarlo …ognuno ha la “sua” sclerosi multipla: queste cose non le puoi prendere alla leggera …ci sono farmaci che hanno necessità di essere conservati a basse temperature e tu lo devi sapere perché in quel caso ti devi premunire di borsetta termica e mattonelle ghiacciate …certo le hai sempre pronte perché sai che possono servire …ed allora vai su internet a cercare quel farmaco per capire come conservarlo.
Poi arriva la mattina in cui ti aspettano, metti nel bauletto i documenti, all’occorrenza la borsa termica con le mattonelle di ghiaccio, il fratino dell’Aism, il badge di riconoscimento. Quando arrivi alla ASL e vai al dispensario farmaceutico incroci gli sguardi incuriositi delle persone che se sono lì evidentemente hanno necessità di esserci, pensi che c’è da fare per questa umanità e tu lo stai facendo. D’improvviso arriva il “buongiorno” della dottoressa che ormai sa chi sei e ti sorride, perché il valore umano di questa Storia è anche in questi piccoli dettagli.
Prendi in carico il farmaco e chiami chi sta aspettando questo suo “Angelo in Moto” e gli dici che stai arrivando. Parti, sfrecci con la tua moto e la strada scorre …l’ultima volta anche fra la neve …Amatrice.»
Per informazioni sul servizio a Rieti e provincia gli interessati, volontari che intendono aderire al progetto e persone che ne avessero bisogno, possono far riferimento ai seguenti contatti:
Responsabile di zona Fiorenzo Francioli