L’Associazione lancia un appello: con l’arrivo del freddo c’è bisogno dell’aiuto di tutti per salvare chi è in difficoltà
Quali dovrebbero essere le caratteristiche fondamentali di un volontario che opera in contesti sociali complessi? L’ascolto, come punto di partenza e base su cui costruire un rapporto di fiducia tra chi aiuta e chi deve essere aiutato; l’intuizione, che porta il volontario a percepire, in certi casi e senza troppe parole, quando ci sia bisogno di un intervento a sostegno di chi è in difficoltà.
I volontari di Angeli in moto hanno trasformato queste qualità in colonne portanti della propria attività. Da ormai quattro mesi su Bari e due su Roma, l’Associazione ha strutturato un servizio di unità di strada stabile, per fornire supporto e assistenza agli ultimi che troppo spesso la società ha relegato e contina a relegare ai margini.
I senza fissa dimora infatti a volte sono persone disorientate, chiuse in se stesse, quasi sempre sole, diffidenti da un mondo che gli ha voltato tante volte le spalle, con poca voglia di relazionarsi e aprirsi, spesso malate e con uno stato igienico precario. Il contesto in cui si trovano rende estremamente difficile avvicinarsi e instaurare un canale di empatia, che è lo scopo e la missione del volontario.
Nella città di Roma in questi due mesi di attività svolta ogni settimana i volontari di Angeli in moto hanno già incontrato ben 32 persone con l’obiettivo di restituirgli una dignità e riuscendo a trovare per alcune di loro una sistemazione, grazie anche al supporto e all’interlocuzione con i servizi sociali.
In questo senso una testimonianza preziosa rimane quella di Mahmed, che vive in italia da 30 anni e ha perso la gamba destra a causa di un incidente con una motozappa in Calabria. Nonostante la vita con lui non sia stata generosa piegandolo tante volte, Mahmed è una persona cordiale, propositiva, mai aggressiva, che a fine servizio ha salutato così: “Grazie per il tempo che avete speso per parlare con me”. Una frase che al suo interno racchiude il senso profondo dell’essere volontario.
In questa attività infatti non ripagano i sorrisi delle persone, perché i senza fissa dimora non hanno purtroppo sorrisi da donare. Ciò che ripaga è a volte la parola più semplice e ingenua che c’è: “Grazie”.
Con l’arrivo dell’inverno, Angeli in moto lancia un appello: il freddo rende estrema una situazione per tanti già precaria e complessa; c’è bisogno del soccorso di tanti per aiutarne molti.